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Casertavecchia tra i racconti del Premio Letterario il Borgo Italiano


Casertavecchia partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano attraverso la sezione Racconto Inedito grazie a un'opera di Olga Angione dal titolo "Il tesoro della torre antica".

Casertavecchia, frazione di Caserta, capoluogo di provincia campano, è un borgo medievale che sorge alle pendici dei monti Tifatini a circa quattrocento metri di altitudine e a quattro chilometri di distanza da Caserta. Le origini del nome sono ancora incerte, tuttavia, secondo informazioni estrapolate dall'opera di un monaco benedettino, esisteva da tempo sul sito un nucleo denominato Casam Hirtam.

Nel corso della sua storia, il borgo ha subito diverse dominazioni e la prima degna di nota fu quella dei Longobardi. Successivamente, a seguito delle incursioni saracene e delle devastazioni delle città della pianura, gli abitanti e il clero delle zone circostanti, in particolare quelli della scomparsa città di Calatia, trovarono in Casertavecchia, protetta dalle montagne, un rifugio. La popolazione aumentò ulteriormente con la costruzione dell'attuale cattedrale, consacrata a san Michele Arcangelo. Il borgo passò attraverso la dominazione prima sveva e poi aragonese, inaugurando una parabola discendente che lo portò a restare sede del solo vescovo e del seminario. Con l'avvento dei Borbone e la costruzione della Reggia, Caserta diventò polo principale a scapito di Casertavecchia, alla quale, nel 1842, venne tolto il vescovado.

Nel 1960, l'insediamento è stato inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani e da quel momento il borgo ha iniziato a vivere e sperimentare un progressivo ritorno di interesse, legato principalmente al turismo. Casertavecchia è meta blasonata e apprezzata anche per via del duomo, del campanile, dei resti del castello e delle strade dell'intero borgo che ricordano lo splendore di un tempo che fu. Il meraviglioso panorama fruibile in molti punti del paese, la frescura estiva e i numerosi locali l'hanno resa soluzione abituale per i sabato sera e i week end degli abitanti dei dintorni. Sono molte sono le manifestazioni folkloristiche che si svolgono annualmente a Casertavecchia e nei borghi limitrofi di Casola, Pozzovetere e Sommana e che hanno contribuito alla rivalutazione del territorio.

Al periodo in cui Casam Hirtam divenne normanna risale l'ampliamento della cattedrale realizzata integrando materiali di spoglio di monumenti romani e altri edifici. Fu durante la ristrutturazione che nacque la leggenda che lega la cattedrale alle fate. Si narra che le colonne dell'edificio, in marmo, fossero quelle di un'altra chiesa, la cattedrale dell'antica Calatia, paese però posto in pianura. Con il peso delle colonne in marmo e con una strada impervia come quella di accesso a Casertavecchia, sarebbe stato impossibile il trasporto degli elementi costruttivi. Fu allora che la comunità si rivolse alle fate dei monti Tifatini, che, senza esitare, esaudirono la richiesta trasportando in volo, dalla pianura alla cima dove sorgeva il borgo, una colonna per ciascuna, con l'elemento architettonico in bilico sulla testa.

Casertavecchia

Sito web del Comune: www.comune.caserta.it

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Casertavecchia

Immagine: https://www.turismo.it/italia/poi/borgo-di-casertavecchia/scheda/caserta/

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