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Barile tra i romanzi del Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 con Pasquale Spiridione

Barile partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 edizione Borgo di La Martella attraverso la sezione Romanzo Edito grazie a un'opera di Pasquale Spiridione dal titolo "Questa notte ci sono le stelle", edita da Albatros il Filo.


Barile è un comune italiano di 2607 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata.


È una delle colonie albanesi d'Italia della regione Basilicata (insieme alle comunità lucano-albanesi di Ginestra, Maschito, San Costantino Albanese e San Paolo Albanese) fondata sul finire del XV secolo da esuli albanesi in fuga dalle persecuzioni turco-ottomane. Gli abitanti da oltre cinque secoli conservano l'uso corrente della lingua arbëreshe e la consapevolezza critica della propria identità etnica e culturale italo-albanese.


La chiesa della Madonna di Costantinopoli (protettrice di Barile), o Kriptja Shëmbriës Kostandinopullët, fu probabilmente costruita nella metà del XVII secolo. Secondo la tradizione, la Madonna indicò ad un contadino mentre sognava il luogo dove scavando avrebbe trovato dipinto sul tufo la sua immagine. L'edificio conserva un affresco murale della Madonna, in stile bizantino del XIV secolo. Alla protettrice della città è dedicata anche la Chiesa Madre, ove si trova invece un dipinto bizantino del XV secolo, che rappresenta Nostra Signora di Costantinopoli e una tela del XVII secolo, raffigurante la Madonna trafitta da sette stiletti. La chiesa dei santi Attanasio e Rocco fu costruita attorno al 1640 dalla Confraternita dei Morti, sotto la vigilanza di Raffaele Daniele, come recita il quadro sulla volta maggiore, e più volte restaurata nel corso dei secoli, fino ad assumere il suo assetto attuale che, soprattutto se si guarda agli altari, risale al XIX secolo. La chiesa di San Nicola (o Klisha Shën Kollët) fu la prima ad essere edificata nel paese. Nella chiesa di San Nicola è custodita una tela, raffigurante l'Annunciazione, del 1464 e un altro dipinto del pittore Girolamo Bresciano del Seicento.


La Fontana dello Steccato, costruita nel 1713, è situata in Piazza Garibaldi, già Piazza dello Steccato, ed è il monumento più caratteristico di Barile. Essa fu costruita nel 1713, come recita l’epigrafe in sommità, sotto il “sindacato” di Domenico Prete con l’assistenza di Alessandro Criesia Decurione. Costruita in pietra locale, è costituita da un assetto monumentale con una facciata tripartita da quattro paraste di ordine tuscanico su piedistallo, che basano su di un elemento pulvinato. Tra le paraste troviamo due nicchie con catino a conchiglia situate nelle sezioni estreme. Nella sezione centrale è presente un’epigrafe commemorativa. L’intera facciata è stretta tra due volute decorative, che inseriscono il monumento in un linguaggio pienamente barocco.


Un unicum di 131 grotte e cantine scavate nel tufo vulcanico, nel remoto quartiere “Sheshi”, che in albanese indica la piazza del paese che era lì ubicato nel secolo XV. Diverse sono abbandonate, molte attive; ancora oggi vi si conserva il pregiato vino Aglianico del Vulture DOC e DOCG. È in quello che è diventato Parco urbano delle Cantine, tutelate dal Comune Barile, che Pierpaolo Pasolini girò nel 1964 alcune celeberrime scene del film "Il Vangelo secondo Matteo".


Barile

Sito web del Comune: http://www.comune.barile.pz.it/



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