- 18 gen 2023
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Oria tra le poesie del Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 con Vincenzo Parato

Oria partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 Edizione Borgo di La Martella attraverso la sezione Poesia Inedita grazie a un'opera di Vincenzo Parato dal titolo "Scendeva la luna tra gli ulivi".

Oria è un comune italiano di 14496 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia.

La città è nota per la sua ricchezza archeologica, per il suo centro storico di impronta medioevale ricco di viuzzole e scalini, per il Castello Svevo di Federico II a forma di vascello, per la fiorente comunità ebraica attiva per tutto il I sec. d.C.

Nel borgo si trovano molte e significative attrazioni architettoniche. Tra le architetture militari si segnalano, in particolare, il Castello Svevo di Federico II, la Porta degli Ebrei (nota anche come Porta Taranto) che conduce alla Giudecca della Comunità ebraica di Oria, la Porta Manfredi (nota anche come Porta Lecce o degli spagnoli perché da qui entrarono gli spagnoli dopo un lungo assedio), e la Torre Palomba, una torre cilindrica situata alle spalle della basilica cattedrale, probabile resto di una fortificazione messapica.

Tra le architetture religiose più significative, oltre alla Basilica cattedrale, voluta dal vescovo Castrese Scaja che nel 1750 ordinò la demolizione della precedente chiesa medievale (edificata nella prima metà del XIII secolo), si segnalano le chiese di San Domenico, San Francesco da Paola, San Giovanni Battista, la chiesa e il monastero di San Benedetto, la chiesa di San Francesco di Assisi, la chiesetta di Santa Maria al Tempio, la cripta di San Mauro e il santuario di San Cosimo.

Tra le architetture civili, il Sedile è un tipico esempio di eleganza in stile barocco. Ancora, il Palazzo Martini è uno splendido esempio di architettura barocca del XVIII secolo. Il Palazzo vescovile, costruito nella seconda metà del Cinquecento, sorge sull'antica acropoli messapica. Qui è stato rinvenuto uno dei più antichi mosaici dell'Europa occidentale datato intorno al V sec. a.C. e raffigurante un leone alato.