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Verrès tra i racconti del Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 con Daniela Carli ed Ezia Bovo

Verrès partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 Edizione Borgo di La Martella attraverso la sezione Racconto Inedito grazie a un'opera di Daniela Carli ed Ezia Bovo, dal titolo "I conti tornano: i ricordi che rendono unica la storia di Verrès".


Verrès è un comune italiano di 2546 abitanti della Valle d'Aosta sudorientale.


Il Castello di Verrès è un castello medievale che domina da un promontorio il paese. Nella parte alta del borgo, si trova invece il complesso della Prevostura di Saint-Gilles, realizzato tra il XI e il XIII secolo, che ospita nella cappella sepolcrale di Ibleto di Challant una trifora in pietra, capolavoro del gotico valdostano. Sempre nel borgo, la Maison Roux, centro di incontro sociale, culturale e ricreativo. In località Torille, ricorda Jean-Baptiste de Tillier, si trovava la casaforte Turrilia, mentre in un luogo non ben precisato si trovava la Maison Ayra. L'antica cascina detta la Murasse, che risale al 1512, ricorda architettonicamente la Colombière del castello di Issogne: è caratterizzata da una stalla a volta ribassata e da una vera e propria torre colombaia; il complesso è circondato da mura merlate. Utilizzata dagli Challant come scuderia, la Murasse ospitano oggi la biblioteca comunale e la sede amministrativa dell'Unité des Communes valdôtaines Évançon.


In precedenza, la comunità montana aveva sede nell'edificio detto Maison la Tour che presenta una torre scaliera in Piazza René de Challant. Risalendo la collina su cui si snoda la strada regionale 45 della Valle d'Ayas, si possono percorrere i sentieri dell'Arboretum La Borna di laou (in patois, Tana del lupo); l'arboretum ospita diverse specie esotiche, tra cui il pino marittimo, il leccio e il cedro dell'Atlante, segnalate da cartellini. Nei pressi del bivio per Issogne, si riconoscono ancora i resti della Grangia nuova, una cascina probabilmente cinquecentesca e appartenente agli Challant.


Situato nell'attuale via Frère Gilles, Il cotonificio Brambilla, il cui edificio imponente risalta al centro del capoluogo, è stato realizzato dall'architetto Cav. Enrico Brambilla. In questa struttura si svolgeva una delle lavorazioni dei filati più pregiati della nazione, faceva parte di un grande gruppo, la società Brambilla: a Milano risiedeva la carpenteria delle lavorazioni in ferro e muratura, la fabbrica dei gas medicali e delle apparecchiature d'anestesia, in Verrès il cotonificio, la Società anonima Castel Verrès per la produzione di energia elettrica, la chimica, mentre a Saint-Marcel si trovavano le miniere. Verso gli anni 1930 nasceva la chimica, un reparto specializzato nella produzione di concimi speciali ed in questo una particolare attenzione tecnologica andavava al processo di elettrolisi, realizzato con dei convertitori rotanti ed una griglia di platino molto costosa oltre alla corrente della centrale idroelettrica: una volta prodotto l'idrogeno veniva trasportato nel primo idrogenodotto sviluppato in Italia alla sezione chimica in cui si producevano concimi speciali, la pirite per la produzione dei concimi veniva estratta dalla miniera di Champdepraz.


Verrès

Sito web del Comune: https://www.comune.verres.ao.it/



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