Campodimele tra i racconti del Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 con Vincenzo de Falco
Campodimele partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2023 Edizione Borgo di La Martella attraverso la sezione Racconto Inedito grazie a un'opera di Vincenzo de Falco dal titolo "La Gisterna".
Campodimele è un comune italiano di 560 abitanti della provincia di Latina nel Lazio.
La cinta muraria, dotata di dodici torri, fu costruita nell'XI secolo, quale fortificazione a difesa della strada Civita Farnese (l'attuale statale della Valle del Liri), che si ricollegava con la via Appia all'altezza di Itri, percorsa dalle truppe borboniche per raggiungere Isoletta frazione di Arce, al confine del Regno delle Due Sicilie con lo Stato Pontificio. Il luogo conserva l'aspetto medioevale ed ha ricevuto un importante restauro conservativo negli anni Novanta, con la sistemazione dell'antico camminamento esterno alle mura, divenuto una suggestiva passeggiata.
Sant'Onofrio, santo anacoreta, è patrono e protettore di Campodimele, insieme ai compatroni san Rocco e san Michele Arcangelo. La fondazione del monastero di Sant'Onofrio risale all'XI secolo, ad opera dell'attivissimo abate Desiderio di Montecassino, che ne affidò l'esecuzione materiale al priore Gerardo di Pico. Costruito originariamente in zona isolata, era composto dalla chiesa, a navata unica, con annessa una serie di camerette che fungevano da alloggi a servizio dell'eremo. Distrutto in parte durante la Seconda guerra mondiale, è stato restaurato e ricostruito nella parte diroccata negli anni ottanta. Oggi è meta di pellegrini e comitive di visitatori.
La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo si erge nel punto più alto del paese, in piazza Capocastello, centro del nucleo storico, raggiungibile solo a piedi. Venne costruita forse sulle rovine di un preesistente tempio pagano nell'XI secolo ed era originariamente nota come Chiesa di Sant'Angelo, come veniva in origine semplificato il nome di San Michele Arcangelo (si veda l'analogo caso della chiesa di San Michele Arcangelo di Sermoneta, anch'essa nota tradizionalmente come "Sant'Angelo", o lo stesso caso di Castel Sant'Angelo a Roma). Danneggiata da un terremoto, venne chiusa al culto e quindi restaurata nel 1939. In essa sono custoditi i resti di un pregevole tabernacolo marmoreo della scuola di Tommaso Malvito (artista operante a Napoli tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo), e un dipinto firmato da Gabriele da Feltre, che reca la data del 1578. Agli inizi del Novecento la statua lignea che rappresenta Sant'Onofrio succintamente vestito vi venne trasferita dall'omonimo monastero. Il Comune e la Provincia hanno dotato la chiesa di un portale di bronzo.
Nel territorio di Campodimele è sito il Parco naturale dei Monti Aurunci. Nel territorio sono stati attrezzati 25 km di sentieri nel bosco ed è presente un centro di allevamento di cervi, daini e caprioli allo stato brado per la conservazione della specie. Dalla località Crocette con un sentiero indicato da un cartello del parco si raggiunge il Monte Le Vele.
Sito web del Comune: https://www.comune.campodimele.lt.it/
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