Santo Stefano di Rogliano tra i romanzi del Premio Letterario il Borgo Italiano 2021
Santo Stefano di Rogliano partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano 2021 Edizione Borgo di Lanzo Torinese attraverso la sezione Romanzo Edito grazie a un'opera di Francesco Garofalo dal titolo "Borghi agonizzanti e crisi delle comunità" edita da The Writer.
Santo Stefano di Rogliano è un comune italiano di 1696 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
Le origini di Santo Stefano di Rogliano risalgono a tempi remoti, sebbene nessuna ipotesi sia suffragata da ritrovamenti archeologici. L’unica traccia che lascia pensare che sia stato sede di insediamenti abitativi è il ritrovamento, nel 1932, di un tesoro di monete argentee elleniche del V e VI sec.a.C., costituito da 300 pezzi di cui solo 19, arcaici di tipo incuso e appartenenti alle colonie greche di Poseidonia, Metaponti, Sybaris, Kaulonia, sono tuttora esposte al Museo Archeologico di Reggio Calabria.
Un luogo suggestivo, degno di essere vistato è il Santuario di Santa Liberata, posto sulla sommità del Monte Tirone dove la tradizione popolare vuole sia stata rinvenuta una reliquia (osso del braccio sinistro). A seguito del ritrovamento, il posto diventa luogo sacro nel quale viene edificata una cappella di campagna. Successivamente viene costruito l'attuale Santuario meta di attrazione turistica e pellegrinaggio religioso. I festeggiamenti religiosi e civili si svolgono la terza domenica di settembre e migliaia sono i cittadini che vi partecipano. In tale occasione si rinnovano puntualmente numerose tradizioni, tra le quali il lancio di palloni aerostatici confezionati artigianalmente da artisti locali. Nel periodo di natalizio, il Monte su cui sorge il santuario assume i lineamenti di un maestoso albero illuminato, paragonabile per fascino e attrazione a quello di Gubbio. Una tradizione che si rinnova da un ventennio, ammirabile da tutti coloro che utilizzano il percorso autostradale che attraversa il comprensorio del Savuto.
Merita di essere visitata la Chiesa di Santa Maria del Soccorso, ubicata nella frazione di Vallegiannò. La Chiesa è una delle più antiche della zona, essendo stata realizzata nel 1224 e il portale, costruito nel 1757 da intagliatori locali appartenenti alla scuola roglianese, risulta essere scolpito in pietra arenaria. Prima romitorio, solo nel 1224 diventa convento, dove vivono i sette Martiri Francescani dell'ordine dei Minori che nel 1227 muoiono in Marocco a Centa.
La contrada Vallegiannò, oltre ad ospitare la Chiesa del Soccorso, è divenuta punto di riferimento per le attività commerciali e per servizi di natura sociosanitaria.
Nel centro storico emerge l'antico Palazzo Parisio, allocato di stile seicentesco, costruito probabilmente intorno al 1674, come testimonierebbe la scritta posta sul lato destro della facciata ( A.D.MDCLXXIV). Domina tutte le abitazioni sottostanti e la piccola Chiesa di San Rocco, edificata in suo onore per aver liberato la comunità dalla peste dal che nasce il nomignolo "pestosi" attribuito ai cittadini santostefanesi.
Il centro storico ospita, inoltre, la Chiesa Matrice. Da un manoscritto del 1800 viene indicata come Chiesa parrocchiale, distrutta dal terremoto nel 1638 e riedificata nel 1664 ad opera di maestranze locali. Nel piazzale antistante la Chiesa si trova una Croce a ricordo della santa Missione dei Padri Passionisti del 22 giugno 1905.
Il paese, posto a venti minuti dal Mar Tirreno e della Sila, offre, in sintesi, l'opportunità di vivere un suggestivo soggiorno collinare, alimentato dalla sana tradizione culinaria, dall'aria fresca e salubre, dal sole e dall'accoglienza ambientale.
Sito web del Comune: http://www.comune.santostefanodirogliano.cs.it
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Santo_Stefano_di_Rogliano , http://www.comune.santostefanodirogliano.cs.it/index.php?action=index&p=215 , Opuscolo " Il percorso dell'identità"
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