Montecarotto tra i romanzi del Premio Letterario il Borgo Italiano
Montecarotto partecipa al Premio Letterario il Borgo Italiano attraverso la sezione Romanzo Edito.
Comune italiano di 1.987 abitanti della provincia di Ancona, nelle Marche, sorge a 380 metri di altitudine, sul contrafforte orientale della zona subappenninica della provincia, a cavallo tra l'alta valle del Misa e dell'Esino. La suggestiva campagna montecarottese si estende soprattutto a nord-est e a sud-ovest del centro abitato e si suddivide in 23 contrade.
Forte di alcune eccellenze, come la produzione di organi e orologi, e premiata in passato nella corsa all'acquisizione del titolo di capoluogo di cantone del dipartimento del Metauro in epoca napoleonica, Montecarotto esibisce a testimonianza di un glorioso passato architetture religiose volutamente maestose, palazzi gentilizi, il teatro e un assetto urbanistico conforme al suo ruolo egemone. Su tutto il territorio e dipendenti dalla Parrocchia Santissima Annunziata di Montecarotto sorgono numerose chiese, ricche di arte e di storia ed emblema della profonda devozione della popolazione locale. Le principali architetture religiose sono la Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata, la Chiesa Conventuale di San Francesco, la Chiesa di Santa Maria del Popolo, la Chiesa di Santa Maria della Neve e la Chiesa di San Pietro. Nel corso dei secoli molti altri edifici di culto, rurali o situati entro le mura, sono scomparsi. Di essi sappiamo quanto riportano i documenti d'archivio.
Significative sono anche le architetture civili. La costruzione della cinta muraria risale al 1509, su disegno dell'architetto Albertino Di Giacomo da Cremona che intese ampliare il vecchio impianto medievale. Le mura corrono per oltre seicento metri, seguendo una pianta trapezoidale allungata nella direzione est-ovest e delimitando la parte più alta del colle, su cui spadroneggia la chiesa Parrocchiale della Santissima Annunziata. Restano ancora visibili cinque torrioni, tra i quali spiccano per stato conservativo quelli del lato orientale.
Il torrione dell'orologio resta il monumento più in vista del paese nonché simbolo e sua immagine più ricorrente. Posta sul lato orientale della cinta muraria, la torre venne integralmente rivestita nel 1903, quando si decise di unire la piazza esterna, oggi piazza della Vittoria, all'area interna, l'odierna piazza del Teatro. Al piano superiore, con accesso dal camminamento di ronda, è custodito il quadrante dell'orologio, l'asta di collegamento, il pendolo e i pesi per la ricarica manuale delle lancette, come volle il progettista e costruttore Pietro Mei fin dal 1849.
Il Teatro Comunale, che ospita nei locali inferiori l'originalissimo Museo Civico e della Mail Art, Palazzo Baldoni, il Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale e quello ai caduti di tutte le guerre sono ulteriori nodi cruciali dello scenario architettonico e culturale del borgo.
A livello paesaggistico si segnala il Parco del Trabocco, una pregevole area naturalistica ricca di flora e fauna, al cui interno scorre il torrente Fossato.
Manifestazione di straordinario rilievo è il Verdicchio in Festa e Marche Jazz & Wine Festival, evento in cui musicanti con strumenti artigianali e inusuali accompagnano gli stornelli della Pasquella, festa locale per eccellenza dedicata alla degustazione del vino Verdicchio dei Castelli di Jesi. Nata nel 1972 con il nome di Sagra del pesce e del verdicchio, con ricorrenza annuale e durata variabile, per quasi vent'anni la festa ha avuto per tema la promozione del più celebre vino bianco della zona, prodotto all'epoca poco conosciuto oltre regione.
Sito web del Comune: www.comune.montecarotto.an.it/
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Montecarotto
Immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Montecarotto
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